mercoledì 10 giugno 2009

MONDIALI DI NUOTO: UN GRAN PATARACCHIO


INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA


La realizzazione della Città dello Sport – comprensiva dello Stadio del Nuoto – è stata prevista a Tor Vergata in vista di svolgervi, a settembre del 2009, i Campionati mondiali di Nuoto “Roma 2009”. L’argomento, in questi giorni, di scottante attualità anche perché ha suscitato l’interesse della Magistratura. L’importante argomento verrà trattato anche in una seduta straordinaria del Consiglio comunale su specifica richiesta di alcuni Consiglieri di maggioranza e di opposizione. La data di tale Consiglio straodinario, ancora non fissata, verrà scelta dalla Conferenza del Capi gruppo, fra il 25 e il 28 maggio 2009.
Sullo specifico argomento occorre ricordare che in data 21 marzo 2007, l’allora sindaco Veltroni accompagnato da Morassut, posero la prima pietra contenente una pergamena ricordo, per i lavori che sarebbero dovuti durare, a detta degli stessi personaggi e dell’arch. Calatrava, solo due anni. Da tale data le notizie e le dichiarazioni degli aventi causa si sono accavallate al punto che, al momento, resta estremamente difficile capire lo stato della situazione.
Gli interroganti, pertanto, chiedono al Signor Sindaco e all’eventuale Assessore o Consigliere delegato interessati ai lavori di che trattasi, di avere una serie di informazioni ritenute indispensabili per poter trattare l’argomento in maniera compiuta durante il Consiglio straordinario che prossimamente si terrà.

PREMESSO CHE:

La Città dello Sport e in particolare lo Stadio del Nuoto, concepito dall’arch. Santiago Calatrava, rientrano:
- Nel programma degli interventi per Roma Capitale (Legge 396/1990), cioè risultano essere stati finanziati direttamente con fondi statali;
- Tali Fondi statali hanno come Beneficiario l’Università degli studi di Tor Vergata;
- Sono stati oggetto di una “Conferenza di Servizi” che si è svolta in due distinte giornate, cioè il 16 e il 27 febbraio 2007 e ha esaminato il relativo Progetto Definitivo;
- Sui luoghi previsti per la realizzazione delle opere riferite a detta Città dello Sport e al relativo Stadio del Nuoto è in corso di esecuzione un cantiere e alcuni interventi sono stati già parzialmente realizzati.

TUTTO CIÓ PREMESSO, SI VUOLE SAPERE:

1. Per quale titolo abilitativo tecnico e amministrativo – di ordine sia urbanistico, sia edilizio, nonché sanitario, vincolistico, …- si sia potuto dare inizio agli interventi suddetti;
2. Se esistente tale titolo abilitativo, da chi è stato rilasciato e quando;
3. Quale è stato l’esito raggiunto – qualora raggiunto – nella Conferenza dei Servizi svoltasi il 16 e 27 febbraio 2007;
4. Se nella suddetta Conferenza dei Servizi sia stato sottoposto a esame e valutazione il Quadro Tecnico Economico riguardante gli interventi previsti nel Progetto Definitivo redatto dall’arch. Calatrava;
5. A quanto ammonta, in ogni caso, l’entità del Quadro Tecnico Economico relativo al Progetto Definitivo redatto dall’arch. Calatrava;
6. Quale è stata la parcella professionale riconosciuta all’arch. Calatrava; a quali prestazioni essa si è limitata e se la stessa sia stata pagata in tutto o in parte;
7. Se è rispondente a verità il fatto che la realizzazione della Città dello Sport – comprensiva dello Stadio del Nuoto – è assoggettata alla normativa prevista dalla Legge 396/1990 per Roma capitale;
8. Se, così come paiono essere avvenuti, risultano rispondenti alle vigenti normative di legge sia l’affidamento dei lavori in questione, sia quello relativo alla progettazione. Se cioè sussiste per essi possibilità di non aderenza alla normativa di legge vigente al riguardo;
9. Se corrisponde a verità la notizia che i finanziamenti derivanti dalla legge 396/1990 siano stati ridotti o in parte ritirati (definanziati);
10. A quanto ammonta, infine, la spesa fino ad oggi sostenuta per la specifica esigenza.


Roma, 14 maggio 2009

Antonino Torre Giuseppe La Fortuna

giovedì 29 gennaio 2009

PROTOCOLLO D'INTESA FRA COMUNE E COMANDO MILITARE

PROTOCOLLO D’INTESA TRA IL COMUNE DI ROMA E IL COMANDO MILITARE DELLA CAPITALE

Il Sindaco Gianni Alemanno, accompagnato dal Consigliere comunale Antonino Torre – già generale dell’Esercito - si è recato in visita al Comando militare della Capitale in Via Scipio Slataper dove è stato ricevuto dal Comandante, generale di Corpo d’Armata Domenico Rossi, e da una folta rappresentanza di personale militare. Con l’occasione, il Sindaco e il Comandante militare hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa con il quale viene istituito un Comitato, del quale faranno parte rappresentanti del Comando militare e del Comune di Roma che, con riunioni periodiche, individuerà e porterà a soluzione le problematiche di varia natura che interessano la popolazione militare residente nella città di Roma.
È da sottolineare il fatto che, per la prima volta, viene definito, anche sul piano strutturale, un punto d’incontro a carattere permanente dove gli uomini con le stellette presenti nella Capitale, valutati in circa 35.000 unità (esclusi i carabinieri e le forze di polizia), possono cooperare con l’amministrazione comunale «per l’individuazione di condivise linee d’azione finalizzate al reciproco soddisfacimento delle rispettive esigenze».
Il sindaco Alemanno, per rendere immediatamente operativo quanto previsto nel documento, ha annunciato l’inserimento di un rappresentante militare nella Commissione presieduta da Marzano che completerà il suo lavoro entro la fine di marzo 2008.
Il sindaco, inoltre, ha annunciato che, nella prima riunione di Giunta, sosterrà una delibera tendente a far viaggiare a titolo gratuito, sui mezzi pubblici comunali, tutti i militari in divisa anche perché «la presenza di uomini in divisa possa servire ad aumentare la sensazione di sicurezza nei cittadini e possa prevenire episodi di microcriminalità».
Il consigliere Torre, che ha seguito fin dall’inizio le vicende che hanno portato alla sottoscrizione di quello che ha definito «un documento storico per l’amministrazione capitolina», si è detto molto soddisfatto e ha evidenziato come «il sindaco Alemanno non fa una politica di “annunci” finalizzati solo ad alimentare i mezzi d’informazione, come chi lo ha preceduto, ma con rapidità ed estrema determinazione passa alla fase operativa quando ritiene di operare nell’interesse dei cittadini e questa volta, in particolare di una grossa comunità, come quella militare, la cui presenza è stata per anni ignorata».

mercoledì 24 dicembre 2008

AUTO BLU DEL COMUNE DI ROMA


INTERROGAZIONE

I sottoscritti Consiglieri comunali, Antonino Torre (LCA) e Giuseppe La Fortuna (PdL),


PREMESSO CHE:

• Il deficit di bilancio ereditato dalla precedente amministrazione retta dal sindaco Veltroni, rende necessario rimodulare i vari capitoli di spesa onde recuperare un’equilibrata gestione economica;
• La gestione dell’autoparco comunale (che sembrerebbe avere in dotazione circa 630 autovetture) comporta sicuramente un consistente onere di spesa finalizzato ad assicurare il trasporto, che dovrebbe essere per i soli fini istituzionali, di personale comunale, dirigenti, consiglieri, assessori, ecc. Tale spesa, al pari delle altre, andrebbe resa più congrua nell’ottica di contrarla cercando di migliorare il servizio, fra l’altro, al momento abbastanza carente perché limitato fino alle ore 14,30;


CONSIDERATO CHE:

• Il sindaco Giovanni Alemanno fra i suoi primi atti decisori ha fatto mettere in vendita le due costosissime autovetture fatte acquistare dal suo predecessore e al momento si avvale di una autovettura poco più che utilitaria;
• Lo stesso sindaco ha più volte esortato, anche con proprie circolari, il risparmio da parte di tutti gli aventi causa, in particolare i dirigenti delle municipalizzate che, a spese del contribuente, si avvalgono di autovetture non «adeguate al nuovo profilo di sobrietà adottato dalla nostra amministrazione».
• Uno dei firmatari di questa interrogazione, presidente di gruppo, ha rinunciato all’uso dell’auto di servizio ritenendola un lusso del quale, nella particolare contingenza economica in cui versa il Comune di Roma, sentiva il dovere di fare a meno.


CONSIDERATO, INOLTRE, CHE:
Un’analisi economica del costo di tale servizio potrebbe permettere di raggiungere, con minore spesa, una maggiore efficienza ricorrendo, magari, ad altre fonti di trasporto pubblico. E che i due interroganti, in possesso delle dovute informazioni, potrebbero avanzare delle proposte di miglioramento sulla specifica materia.

INTERROGANO

Il Sindaco e l’Assessore (o equivalente) competente per conoscere:


• Quante sono le autovetture in forza all’autoparco del Comune di Roma;

• a quale titolo il Comune dispone delle citate autovetture (proprietà, affitto, leasing);

• quante autovetture vengono realmente utilizzate e da chi (situazione numerica per categoria di utenti senza indicare i nomi) e quante restano eventualmente ferme, a carattere permanente, nelle rimesse;

• il costo annuo dell’intero parco auto;

• il costo annuo del personale addetto alla guida dei mezzi o comunque impiegato con altre mansioni, ai fini della gestione del parco auto;

• la percorrenza annua (in chilometri) dell’intero parco autovetture.




Antonino Torre Giuseppe La Fortuna





Roma, lì dicembre 2008

domenica 30 novembre 2008

INTERROGAZIONE SU AMA


COMUNE DI ROMA
LISTA CIVICA ALEMANNO SINDACO


INTERROGAZIONE URGENTE

Il sottoscritto Consigliere Comunale On. Antonino Torre
del Gruppo «LISTA CIVICA SINDACO ALEMANNO» in Campidoglio

PREMESSO:

• che da quanto pubblicato su «Il Giornale» del 3 giugno 2008 a firma di Daniele Petraroli, è venuto a conoscenza che il Consiglio d’Amministrazione di AMA S.p.A., società il cui capitale è detenuto interamente dal Comune di Roma, in data 30 maggio u.s. ha deliberato l’affidamento, a trattativa privata, alla società URBE UNO s.r.l. della gestione dell’impianto di trattamento e produzione CDR (Combustibile Da Rifiuti) di proprietà AMA, localizzato in zona Rocca Cencia (Roma);
• che risulta che la stessa società URBE UNO s.r.l. appartiene al Sig. Cerroni Manlio, già proprietario della discarica per i rifiuti di Malagrotta, nonché di altre società operanti nel territorio laziale e sempre attinenti la gestione dei rifiuti;

• che con questo ulteriore ed ennesimo affidamento il citato Sig. Cerroni diventa sempre più il monopolista del settore rifiuti, caso unico in Italia, situazione peraltro discordante dal programma proposto ai cittadini romani dall’attuale maggioranza in Campidoglio;

• che allo scrivente, l’affidamento a trattativa privata di cui sopra, risulterebbe irrispettoso del dettato del «Nuovo Codice di Contratti Pubblici relativi a lavori, servizi e forniture» (D.L. 12 aprile 2006, n. 163) ed in netto contrasto con quanto indicato dalle norme vigenti in materia;

• che la situazione di estrema urgenza, invocata dall’AMA, al fine di giustificare l’affidamento a trattativa privata della gestione dell’impianto di Rocca Cencia, non può ricorrere e non può pertanto essere addotta nella fattispecie, in quanto era noto già da molti mesi che la gestione provvisoria da parte del raggruppamento vincitore della gara per la costruzione dello stesso impianto (Termokimik – Panelli – Severn Trent) era a termine come programmato e previsto contrattualmente;

• che peraltro, come rilevabile dalla visura presso la CCIAA di Roma, è da evidenziare come la URBE UNO s.r.l. abbia previsto nel proprio Oggetto Sociale già nel giugno 2005 (anno di costituzione della società) testualmente: «art. 4) L’oggetto sociale è costituito dalle seguenti attività, da svolgersi esclusivamente nell’impianto di selezione e trattamento di Rifiuti Solidi Urbani con produzione di Combustibile derivato da Rifiuti (CDR) di Rocca Cencia in Roma» evidenziando così il possesso di virtù divinatorie che meriterebbero un maggior approfondimento, dato che la stessa URBE UNO ha previsto di ottenere, con ben tre anni di anticipo, l’affidamento di tali attività da parte di AMA S.p.A. titolare dell’unico impianto di tale specie in Rocca Cencia.

QUANTO SOPRA PREMESSO

Il sottoscritto Consigliere Comunale interroga l’On. Sig. SINDACO e l’Assessore preposto al ramo per sapere:

• se effettivamente l’appalto per la gestione e quant’altro connesso, concesso alla URBE UNO s.r.l. da parte di AMA S.p.A., sia stato effettivamente deliberato e se le modalità di assegnazione siano rispettose dei dettati di legge;

• per quali motivi l’affidamento sia stato fatto a trattativa privata e in presenza di una sola offerta, senza che altri siano stati interpellati;

• come mai, malgrado l’importo dell’appalto sia di molto eccedente la cifra consentita non si sia ricorso alle procedure di appalto pubblico a tutela degli interessi pubblici e peraltro in presenza di una sola offerta si sia ricorso a procedura negoziata a trattativa privata.

IL CONSIGLIERE
Antonino Torre

ROMA – Campidoglio lì, 6 giugno 2008
Considerato che nessuno ha ancora risposto alla mia interrogazione, in data 24 settembre 2008 ho presentato una circostanziata denuncia alla Guardia di Finanza. Sono in attesa di notizie.
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sabato 22 novembre 2008

MANIFESTO DELLA LISTA CIVICA

Negli spazi d'affissione della capitale è apparso il primo manifesto della LC-ALEMANNO.
L'idea di fornire dei punti di contatto telefonici ha riscosso un grande successo. Tanti sono i cittadini che hanno avuto modo di parlare direttamente con il consigliere Torre per rappresentare i loro problemi. Un modo vincente per ristabilire un contatto fra elettori ed eletti in un contesto di marcata e diffusa sfiducia per gli esponenti del mondo politico.
ROMA CAMBIA
... cambia Roma anche tu!

Fa’ sentire la tua voce
Chiama il generale
ai numeri
06 671071365 06 671071366
(ore ufficio)

potrai esporre le tue proteste e le tue proposte
al consigliere comunale
ANTONINO TORRE
che le porterà diritto in Campidoglio
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sabato 15 novembre 2008

DELIBERA SUI CONSIGLIERI AGGIUNTI

Con 33 voti favorevoli e due contrari è stata approvata la delibera del consiglio comunale di Roma per il rinvio dell'elezione dei quattro consiglieri aggiunti. Le elezioni, quindi, non si terranno prima del 2011, salvo l'arrivo prima di quella data di una nuova regolamentazione comunale sulle forme di partecipazione delle comunità di immigrati. L'approvazione è arrivata dopo una lunga discussione, durata fino alle 4 di questa mattina, dovuta alla presenza di 60 emendamenti discussi uno ad uno. Emendamenti tutti bocciati dall'aula. Ad esprimere voto negativo sono stati il consigliere della lista civica per Alemanno, Antonino Torre, e il capogruppo de La Destra, Francesco Storace. L'unico emendamento approvato è quello del Pdl, che prevede, come spiega il consigliere comunale Dino Gasperini, che il termine del 2011 per indire nuove elezioni possa essere anticipato nel caso in cui "prima di questa data intervenga una nuova regolamentazione organica sulla forma di partecipazione e rappresentanza delle comunità straniere: in quel caso, cosa che immaginiamo avvenga, si terranno le elezioni dei rappresentanti stranieri".
(Redazione di Romauno)

lunedì 20 ottobre 2008

L'INNO DI MAMELI IN CAMPIDOGLIO (foto Merighi)


Il Consigliere Antonino Torre ha presentato in Campidoglio questa mozione che è stata approvata alla unanimità dei presenti.



M O Z I O N E


PREMESSO CHE:

· È opinione diffusa e riteniamo condivisa dalle parti politiche presenti nel Consiglio comunale che la nostra città, Capitale della Repubblica Italiana, debba avere sul piano normativo e legislativo il giusto riconoscimento e non continui, come avviene molto spesso, a essere considerata, per certi versi, come un qualsiasi altro comune della Regione Lazio.
· Molti auspicano, inoltre, che Roma possa giustamente divenire, in un prossimo futuro, una Città “Stato” in grado addirittura di legiferare per quelli che sono gli aspetti di diretta competenza.
· A prescindere dalle dimensioni territoriali e dal numero degli abitanti, sotto il profilo storico, Roma costituisce il simbolo di quell’unità nazionale che fu completata proprio con la sua conquista, da parte delle truppe italiane, avvenuta nel 1870.

CONSIDERATO CHE:

· L’inno nazionale rappresenta per il popolo italiano, al pari della bandiera tricolore, l’elemento distintivo dell’unità nazionale; elemento unificante nel quale tutti gli italiani, a prescindere dalle regioni di appartenenza sia del nord, sia del centro e sia del sud, si riconoscono.
· Tale inno, divenuto ufficialmente inno nazionale solo nel 2005, è strettamente legato alla città di Roma in quanto le sue parole furono composte nel 1847 da un grande italiano, il genovese Goffredo Mameli, che spese la propria giovane vita sul Colle Gianicolo, proprio durante i combattimenti che seguirono la proclamazione della Repubblica Romana del 1849.
· Segnare l’inizio dei lavori consiliari del Comune di Roma con l’esecuzione dell’Inno nazionale, oltre a dare un’implicita conferma di quanto tale inno e la Città di Roma rappresentino, conferirebbe alle adunanze la giusta solennità, anche alla luce degli aspetti indicati in premessa. Il farlo, inoltre, oltre a distinguere tangibilmente l’assemblea capitolina in ambito nazionale e internazionale, costituirebbe una risposta concreta ai continui e reiterati attacchi che alcuni scriteriati fanno nei confronti dei simboli nazionali.

I CONSIGLIERI PROPONENTI IMPEGNANO

il Presidente dl Consiglio comunale a promuovere tutte le azioni occorrenti per eseguire l’Inno nazionale all’apertura di ogni seduta consiliare. Tale esecuzione, limitata alle battute di apertura dell’inno e al primo ritornello, potrebbe procedere l’appello nominale.

Roma, 31 luglio 2008


Antonino Torre




Il giorno 20 ottobre 2008, per la prima volta nella storia, l'inno nazionale è stato eseguito dalla banda del corpo dei Vigili Urbani di Roma nell'aula Giulio Cesare del Campidoglio. L'iniziativa, promossa, dal generale, è stata molto apprezzata dalle forze politiche presenti nell'amministrazione comunale fatta eccezione per il rappresentante di Rifondazione comunista che è uscito dall'aula.